martedì 5 maggio 2009

Repubblica.it

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C'è una storia di bimbi per l'ispettrice Vergani
5 maggio 2009
Qui l'originale



PASSAPAROLA
Io ti perdono è il quarto romanzo con la stessa protagonista
E nasce una nuova collana multimediale, la Coloradonoir
C'è una storia di bimbi per l'ispettrice Vergani
di SILVANA MAZZOCCHI

Elisabetta Bucciarelli lavora con la scrittura. Ha firmato libri, sceneggiature cinematografiche e testi per il teatro e la televisione. "Io ti perdono", in uscita il 7 maggio, è il suo quarto romanzo con la detective Maria Dolores Vergani, donna all'apparenza dura e invece resa fragile dall'abbandono di sua madre che l'ha data in adozione lasciandola preda di inquietudini mai risolte. 
Ed è ancora lei, l'ispettrice di polizia ed ex psicologa Vergani la protagonista di questo sofisticato noir dove la trama, dura e incardinata sul tema della pedofilia, resta comunque sullo sfondo. Quasi fosse solo il pretesto, per un racconto sincopato in capitoli brevissimi, tutto centrato sulla quotidianità, sulle miserie umane e sulle ombre che il gap tra aspettative e realtà proietta su ciascuno di noi. 
E' un libro intrigante e per niente prevedibile Io ti perdono, con bambini che scompaiono e ricompaiono feriti nell'anima e non solo, un prete che sembra nascondere un inconfessabile segreto e un backstage meticciato, fatto di boschi misteriosi e di usuale squallore metropolitano. 


Una storia perfetta, scritta con un linguaggio incalzante che cattura, per inaugurare il nuovo progetto della Kowalski (Feltrinelli) con la casa di produzione Coloradofilm che, con Io ti perdono, ha scelto di dare il via alla collana Coloradonoir, una serie di testi che nascono libri per diventare fiction. 

Elisabetta Bucciarelli, chi è Maria Dolores Vergani? 
"Maria Dolores Vergani è laureata in psicologia, di professione fa l'ispettore di Polizia e vive del suo lavoro. La racconto in uno spaccato di vita tra i 30 e i 40 anni, età in cui ci si confronta con il mondo, il corpo femminile cambia e l'anima è maggiormente sensibile alle emozioni forti. La Vergani è piuttosto rigida, idealista, pura nelle sue aspettative. Questo le costa parecchio. Uomini sbagliati, rapporti complessi e complicati, difficoltà a prendere coscienza dell'impossibilità delle relazioni. Ha massima comprensione per le menti malate dei colpevoli e un senso di giustizia che assomiglia più a un'autentica ricerca della verità, quella che non risparmia nessuno e fa sentire tutti, se ne hanno coscienza, un po' dalla parte del torto. Ma è anche un personaggio surreale. Ama l'Arte, e cerca di astrarsi dal male del mondo proprio attraverso la bellezza. Come valore etico, non solo estetico". 

Perché un ispettore donna? Perché il tema della pedofilia? 
"Ho scelto un ispettore donna, e il genere noir, per indagare il mondo femminile. I lati oscuri, le incertezze, le rinunce, i compromessi a cui le donne sono ancora costrette. La mia personale epica passa dalle "piccole" cose del quotidiano per arrivare alle "grandi". Le indagini che la Vergani compie non sono che lo specchio e l'occasione per la sua personale indagine interiore. E' una donna normale che si confronta tutti i giorni con speranze e desideri il più delle volte molto distanti dal piano di realtà. Ecco allora che la paura e l'inazione, la delusione e la rabbia sono i punti di partenza di questo libro. Per questo ho scelto la pedofilia, un amore malato, devastante e orrendo. Parto da questo crimine per declinarne altri. Madri buone e cattive, donne abbandonate, mogli deluse e figlie troppo desiderate o non volute. Paura e mancanza di coraggio, per vivere a pieno i sentimenti e rischiare le proprie distanze di sicurezza". 

Maurizio Totti, lei è il "padre" di Coloradofilm. Come funziona il gemellaggio tra Coloradonoir e Kowalski? 
"Spesso la Coloradofilm, nella ricerca dei suoi progetti, si è rivolta al mondo dell'editoria. Puerto Escondido di Pino Cacucci , Denti di Domenico Starnone, Io non ho paura e Come Dio Comanda di Niccolò Ammanniti, ai quali, vanno aggiunti Quo vadis Baby e Un Gioco da Ragazze direttamente editati da Coloradonoir e scritti rispettivamente da Grazia Verasani e da Andrea Cotti. E di Quo vadis Baby abbiamo prodotto anche una serie tv ed un videogioco per la telefonia mobile.  Tutto questo per dire che, per noi che produciamo contenuti audiovisivi, le storie sono fondamentali e, poiché quelle buone sono merce rara e la concorrenza è molto aggressiva nell'aggiudicarsi i diritti, abbiamo pensato di crearci un "serbatoio" tutto nostro. E il noir è un genere, da sempre, molto frequentato dal cinema. La Colorado è anche in procinto di varare la ColoradoComedy e la ColoradoPink, per allargare ad altri generi, sempre e comunque in ottica cinematografica e/o audiovisiva". 

Io ti perdono è accompagnato da un emozionanante booktrailer girato da Armando Trivellini, un giovane regista su cui la Colorado punta molto per una eventuale realizzazione cinematografica del romanzo della Bucciarelli. 
Ma questa è un'altra avventura ed è ancora lontana da essere realizzata. 

Io ti perdono 
Elisabetta Bucciarelli 
Kowalski 
Pag 250, Euro 14
http://www.wikio.it